Insorgenza e sviluppo della cataratta. Quale intervento scegliere?
In questo breve video la dr Letizia Mansutti spiega quando è il momento giusto per operare la cataratta.
Prima di sottoporsi a all’operazione della cataratta possono sorgere spontanee alcune domande. Ecco le due tra le più ricorrenti:
- Quale IOL (IntraOcular Lens)/cristallino scegliere?
- Dove operarsi?
Grazie ad importanti recenti innovazioni, l’intervento di cataratta è oggi un intervento sicuro ed efficace, che si esegue in anestesia topica, mediante chirurgia microincisionale.
Come avviene l’intervento
L’operazione della cataratta consiste nella rimozione del cristallino opacizzato. Esso viene sostituito grazie all’inserimento di cristallino artificiale (IOL).
La procedura avviene mediante tagli corneali di 2 mm e l’apertura del sacco capsulare.
Modalità di esecuzione
L’operazione della cataratta può essere effettuata:
- manualmente dal chirurgo con l’ausilio del bisturi;
- con l’utilizzo del Femtolaser. Uno strumento permette di eseguire con precisione estrema le incisioni corneali, l’apertura del cristallino (ressi capsulare) e la rimozione del cristallino con risparmio di ultrasuoni.
Guida alla scelta del cristallino artificiale
Il cristallino artificiale è in materiale plastico (acrilico) o in silicone. Come anticipato, il suo inserimento avviene attraverso una piccolissima incisione di 2 mm.
Nessun timore. La IOL non è visibile dopo l’intervento, perché viene posizionata dietro l’iride e la microincisione si sigilla senza necessità di apporre punti, e può restare nell’occhio tutta la vita senza problemi.
Le tipologie di lenti intraoculari
Le lenti intraoculari (“intraocular lenses” o IOL) sono di diversi tipi:
- monofocali;
- multifocali (mIOL);
- accomodative;
- fotoregolabili.
Possono essere refrattive o diffrattive, ciascuna con i suoi vantaggi e svantaggi. Alcune, per funzionare bene richiedono che in condizioni di luce intensa la pupilla sia maggiore di 2.5 mm. Altre, pupillo-indipendenti, sono meno efficienti per la visione da vicino.
Le lenti trifocali di ultima generazione permettono di vedere bene senza occhiali dopo l’intervento, correggendo miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia insieme alla cataratta.
Recentissime anche le lenti EDOF (“Extended Depth of Focus“), che danno un’ottima visione per lontano e per l’intermedio, senza penalizzare la sensibilità al contrasto.
Non esiste una lente migliore in assoluto. La scelta va personalizzata in base alle dimensioni dell’occhio, all’angolo kappa (lo scartamento tra il centro della pupilla e l’asse visivo), eventuali patologie concomitanti, le esigenze visive della persona ed il suo lavoro.
La tipologia di anestesia
Trattandosi di un intervento di microchirurgia si effettua normalmente in anestesia topica (solo con le gocce) o, in casi particolari (claustrofobia, Parkinson…), in anestesia locale (con una puntura vicino all’occhio) e senza necessità di ricovero ospedaliero.
Dopo aver letto la guida dedicata alla scelta dell’operazione e del cristallino, non perdere gli approfondimenti incentrati su cosa fare prima e dopo l’operazione della cataratta.